Delle dinamiche di mercato ne parla Mario Condo’ de Satriano, Presidente del Centro Studi Fiaip oggi sul Corriere della Sera
Sarà un anno favorevole per acquistare casa, spread e banche permettendo. L’offerta è ampia e i prezzi rimarranno freddi. Milano e Napoli le metropoli guida. Roma debole. Ne parla oggi Il Centro Studi Fiaip sul Corriere della Sera che nell’ inserto “L’Economia” analizza insieme alle principali società di consulenza e ricerca, tra cui Nomisma e Scenari Immobiliari, le prospettive del mercato immobiliare .
Le previsioni partono dai trend evidenziatisi nella seconda parte del 2018, che hanno visto ancora una dinamica positiva delle compravendite, ma con una crescita meno robusta delle attese. Nei primi nove mesi dello scorso anno si sono registrate in Italia 411.579 transazioni, con un incremento del 5,6 per cento sullo stesso periodo del 2017. Stanno però rallentando i mercati delle grandi città: se va molto bene Napoli, la Capitale ha fatto segnare un aumento annuo di solo lo 0,2%, appena un po’ meglio, +1,1% Milano. In compenso il capoluogo lombardo è l’unica tra le grandi città per cui si possa parlare di ripresa lieve ma generalizzata dei prezzi, mentre nelle altre aree metropolitane ci sono sporadici incrementi nelle aree di pregio.
Secondo Mario Condò de Satriano, Presidente del Centro Studi Fiaip: “L`incertezza politica peserà sull`economia e sul mercato immobiliare, sul quale grava l`incognita dei mutui. Il problema non è l`aumento dei tassi, ma il rischio che si chiudano i rubinetti del credito”. L’andamento dei mutui sarà discriminante, anche se i tassi attuali ancora non preoccupano. Il rischio vero, sottolinea Mario Condò de Satriano , è quello che aumentino le percentuali di rifiuto delle richieste, con una maggiore severità nella valutazione dei requisiti dei potenziali debitori. Prospettive poco esaltanti poi per i prezzi, previsti per il 2019 in diminuzione dello 0,5 per cento. Nel 2020 il dato medio passerà invece a +0,1% e nel 2021 si prevede una piccola crescita a+0,5%.
Le previsioni partono dai trend evidenziatisi nella seconda parte del 2018, che hanno visto ancora una dinamica positiva delle compravendite, ma con una crescita meno robusta delle attese. Nei primi nove mesi dello scorso anno si sono registrate in Italia 411.579 transazioni, con un incremento del 5,6 per cento sullo stesso periodo del 2017. Stanno però rallentando i mercati delle grandi città: se va molto bene Napoli, la Capitale ha fatto segnare un aumento annuo di solo lo 0,2%, appena un po’ meglio, +1,1% Milano. In compenso il capoluogo lombardo è l’unica tra le grandi città per cui si possa parlare di ripresa lieve ma generalizzata dei prezzi, mentre nelle altre aree metropolitane ci sono sporadici incrementi nelle aree di pregio.
Secondo Mario Condò de Satriano, Presidente del Centro Studi Fiaip: “L`incertezza politica peserà sull`economia e sul mercato immobiliare, sul quale grava l`incognita dei mutui. Il problema non è l`aumento dei tassi, ma il rischio che si chiudano i rubinetti del credito”. L’andamento dei mutui sarà discriminante, anche se i tassi attuali ancora non preoccupano. Il rischio vero, sottolinea Mario Condò de Satriano , è quello che aumentino le percentuali di rifiuto delle richieste, con una maggiore severità nella valutazione dei requisiti dei potenziali debitori. Prospettive poco esaltanti poi per i prezzi, previsti per il 2019 in diminuzione dello 0,5 per cento. Nel 2020 il dato medio passerà invece a +0,1% e nel 2021 si prevede una piccola crescita a+0,5%.
Roma, 7 gennaio 2019
Fonte: Ufficio Stampa FIAIP